lunedì 7 aprile 2014

Roselline di pane farcite

Per la Prima Confessione di Lucrezia le mamme dei bimbi si sono divise i compiti per il rinfresco dopo cerimonia. Al mio gruppo sono  capitati i cibi salati. Ho preparato queste roselline di pane, farcite metà con salmone affumicato e metà con speck e emmental.


Pasta da pizza:
220g acqua a temperatura ambiente
1 cucchiaino di zucchero o malto d'orzo
20g di lievito di birra
400 g di farina di forza (Manitoba)
30g di olio extravergine d'oliva
 1 cucchiaino di sale
Ho impastato acqua, zucchero e lievito, poi ho aggiunto farina, olio e sale. Ho steso subito un rettangolo che ho diviso a metà per il lungo, ottenendo due rettangoli di ca. 15x50 cm. Ne ho farcito uno con fette di salmone affumicato e l'altro con fette sottili di speck e di emmental. Ho arrotolato entrambi per il lungo, ottenendo due salamoni di ca 4 cm di diametro. Li ho tagliati a fettine di 2-3 cm; ho pizzicato uno dei due lati farciti della fettina in modo da chiuderlo e lasciare l'altra estremità aprirsi leggermente in modo che si vedesse il ripieno. Ho adagiato le roselline con il lato chiuso su due teglie rivestite di carta forno e lasciato a lievitare per un paio d'ore. Le ho infornate a 180° per una ventina di minuti o fino a quando sono risultate belle dorate.

domenica 30 marzo 2014

Treccia dolce alle creme

Per il compleanno di un amico ho preparato una treccia dolce lievitata.
Ho impastato 250 g di latte con un cubetto di lievito di birra, 100g di zucchero, 1 uovo, 550g di farina, 50 g di olio d'oliva e un pizzico di sale.
Ho fatto lievitare tutto il pomeriggio fino a dopo cena, poi ho steso un rettangolo con il mattarello, diviso in tre strisce che ho farcito una con crema pasticcera al limone, una con crema mou e una con crema gianduia. Ho arrotolato per il lungo le tre strisce che ho poi intrecciato e rimesso a lievitare per un'oretta, prima di infornare a 200° per mezz'ora dopo aver spennelato con uovo sbattuto con poco latte e zucchero e cosparso di granella di zucchero.
Una volta fredda ho decorato con piccoli girasoli di pdz.




martedì 11 marzo 2014

biscotti farfalla

Ecco un'altra idea simpatica vista sul web.
Ho fatto una dose di pastafrolla classica e una al cacao, le ho stese una sull'altra e formato due rotoli, posizionati contrapposti con la parte finale del rotolo in alto.
 
Dopo aver tagliato i due rotoli affiancati a fette di poco meno di un centimetro, le ho posizionate sulla carta forno.
Poi ho schiacciato i fianchi dei due rotoli, ottenendo una farfalla.
Ho cotto le farfalle fino a doratura
 


mercoledì 5 marzo 2014

Martedì grasso

L'ultimo di carnevale ho preparato le uniche fritelle della stagione, meglio tardi che mai!

Frittelle all'ananas
1 barattolo di ananas sciroppato a fette
3 uova (io 1 uovo d'oca)
buccia di un limone grattugiata
500 g farina
100 g zucchero
1 bustina di lievito
2 cucchiai di panna (io latte)
 Lasciare da parte due fette d'ananas e frullare il resto con il suo sciroppo prima di unirvi tutti gli altri ingredienti. Aggiungere l'ananas rimasto a pezzetti. Far riposare l'impasto circa un'ora e friggere in olio caldo. Spolverizzare di zucchero a velo prima di servire.



lunedì 3 marzo 2014

Compleanno Andrea

Appena finito di festeggiare le 41 primavere del maritozzo.
Escludendo patatine e salatini vari, in tavola c'erano:
Ciambellona di pan brioche dolce con crema pasticcera, goccie di cioccolato e pinoli


 Paninotti morbidosi con wurstel
 dolcettini di panbrioche con ripieno di ricotta, mandorle e marmellata d'arancia, a vari stadi di esplosione post-lievitazione (orridi ma mangiabilissimi)
 La torta. per la quale ringraziamo il fiocco: senza di lui si sarebbe spatasciata molto più di così, ma mi è piaciuta lo stesso. Strisce di rotolo di pan di spagna farcite di marmellata e arrotolate su se stesse fino  a formare una mega girella, in-nutellata sui fianchi per attaccarci confezioni e confezioni di Kit-kat (notare la presenza del trattino al posto della "e" centrale: gli altri sono per i due pelosi di casa) divise a metà per il lungo. Infiocchettata strategica ed essenziale, seguita da colata di nutella home - made, splveratina di codetta e tuffo di varie parti di maialini in pasta di zucchero (indovinate quali sono i miei preferiti?)
 Sezione della torta, dove notansi le righe verticali date dal taglio della girellona:
 E foto del festeggiato che non si è capito se abbia gradito o meno la parte anatomica servitagli dalla sottoscritta.
Però la torta l'ha gradita eccome!!!

venerdì 21 febbraio 2014

Cake design ad Abilmente

Ieri sono stata in fiera ed ho fotografato (con il cell.: la qualità è pessima, purtroppo) alcune delle realizzazioni in pasta di zucchero del contest "un salto nel passato", dove il tema era il passato dagli anni 20 agli anni 80.
Le torte erano splendide, io pubblico soltanto quelle che mi sono piaciute di più. Non ho preso nota dei nomi delle autrici, ma alcuni si vedono.
Rose e pizzi
 Fiori a profusione
  Charleston
 Rose, strass e perle
 Pizzi e frange

 In cucina
 Tutto patchwork (molto in tema con il resto della fiera)
 Dettaglio: putti e piastrelle dipinte una ad una
 Ottocento
 Di un'eleganza e delicatezza uniche
 Decoro floreale
 Da uno stand, per il battesino di una bimba...
 ... o di un bimbo
Primaverili


DAllo stand Saracino, Frozen , per la mia piccolina innamorata di Elsa

domenica 9 febbraio 2014

Couronne bordelaise

Mi ispirava la forma di questo pane, visto su Alice di Ottobre 2013 ed ho voluto farlo a casa, nonostante non avessi a disposizione le farine necessarie ed abbia impastato con la macchina del pane. Comunque il risultato non mi ha affatto deluso:
 


La mia versione:
150g Manitoba
200g farina 00
150 farina di grano duro
1 cucchiaino di lievito di birra secco
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino di sale
335 g acqua.

ho preparato l'impasto con la mdp, poi l'ho diviso in 8 pezzi dello stesso peso. Uno l'ho steso con il mattarello fino ad avere un cerchio, che ho disposto in uno stampo a ciambella in modo che coprisse anche il buco centrale. Non arrivava al bordo perchè non era necessario. Con gli altri 7 pezzi ho formato delle palline che ho disposto a raggiera nello stampo. finito questo passaggio, ho tagliato in spicchi la parte del disco ancora sospesa sul foro centrale ed ho aperto gli spicchi per posizionarli sulle palline. Ho lasciato a lievitare sulla  stufa fino al raddoppio.
Ho coperto la pagnotta lievitata con carta forno, appoggiato sopra la placca del forno e rivoltato il tutto.
ho infornato a 220° spruzzando con le dita poca acqua sulla superficie prima di chiudere lo sportello e lasciato per 15 minuti, poi ho portato la temperatura a 190° e finito di cuocere per altri 50 minuti.
La crosta è croccante, la mollica morbida e la forma a ciambella è bellissima.

Per chi volesse, lasciio gli ingredienti della ricetta originale:
350g Farina Petra 1
150 g semola rimacinata di grano duro
100g di lievito madre
10g lievito compresso
335 g acqua a 19°
12g sale iodato
8g malto d'orzo

Impastare tutti gli ingredienti a parte il sale che inserirete per ultimo. Lasciar riposare 30 minuti e impastare nuovamente. impastare per altri 2 minuti e far lievitare per 75-90 minuti a 24-25°

Per la formazione dell'mpasto e la cottura ho seguito le indicazioni originali della ricetta riportate sopra.

lunedì 27 gennaio 2014

Caccavella time

Un acquisto di un po' di tempo fa che mi sono finalmente decisa a provare.
La ricetta contenuta nelle istruzioni è questa:
acqua 700 ml, farina bianca 1 kg, 2 cucchiaini di sale, 2 cucchiai di olio e 80 gr. di lievito fresco (io ho messo due cucchiaini di lievito secco)
Io ho fatto l'impasto con la macchina del pane, altrimenti il procedimento sarebbe stato questo:
sciogliere il lievito in acqua tiepida e lavorarlo con farina, sale e olio e farlo lievitare.
Scaldare il forno a 190°. Chiudere un lato del tubo con un coperchio e posarlo col lato chiuso sulla teglia. Distribuire omogeneamente l'impasto sui tre tubi, non chiudere la parte superiore e cuocere per 25-30 minuti. Sfornarlo, estrarlo dal tubo e lasciarlo raffreddare.
L'ho cotto solo 25 minuti, la prossima volta lo faccio colorire di più: secondo me è un po' bianchiccio, però è cotto bene ed è soffice.
  
Carine vero????
 Poi però dovevo decidere cosa metterci sopra e allora... Dulche de leche!
3 scatolette di latte condensato in pentola a pressione, coperte da un dito d'acqua, per 30 minuti dal sibilo e il risultato è una crema soda, delicata, senza un minimo grumetto. Una scatoletta l'ho invasata per regalarla, una per la colazione di domani e la terza? 
Secondo me si è nascosta in dispensa...








Compito in classe

A metà della settimana scorsa mio figlio Leonardo torna da scuola con una novità: "Mamma, per lunedì DEVI farmi i baci di dama! Stiamo studiando le regioni del nord e DOBBIAMO portare un piatto tipico."
Dopo un serrato interrogatorio scopro che il compito non era obbligatorio, come immaginavo, e che si poteva scegliere una qualsiasi delle regioni del nord (il Veneto no, che magari sono più pratica, eh?). Ma il mio rampollo, forte del fatto che è da tempo che mi chiede di preparargli i famosi dolcetti e che, per una ragione o per l'altra sono sempre riuscita a rimandare, si è offerto di portare per l'appunto il dolcetto della discordia.
Si perchè la mia remora nell'affrontare l'ardua impresa deriva dal fatto che, in gioventù vidi mia madre fallire miseramente in quanto in forno i miseri si erano spatasciati ed uniti in un'unico ammasso da cui riuscì a ricavare degli abbozzi quadrangolari che farcì comunque e che furono in ogni caso divorati perchè piuttosto buoni.
Ordunque, mi sono messa di buona lena ed ho carpito la ricetta a mia cugina, a cui riescono sempre perfetti:
Ingredienti:
Pari peso di: nocciole, farina, zucchero semolato e burro freddo.
In teoria bisognerebbe tritare le nocciole con poco zucchero fino a farne farina, ma avendo seppellito il vecchio robot, ho acquistato della farina di nocciole in confezione da 250gr ed ho pesato di conseguenza gli altri ingredienti.
Per la stessa teoria di prima con il robot l'impasto si potrebbe ottenere in un battibaleno, ma io ho dovuto arrangiarmi a mano, aiutandomi all'inizio con un coltello per non scaldare troppo il burro. 
A questo punto è d'obbligo il riposo di un'oretta in frigo, ma l'arguzia dell'esperta cugina mi salva di nuovo. Mi suggerisce infatti di mettere in frigo l'impasto già steso fra due fogli di carta da forno all'altezza di 1-1.5 cm.
Dopodichè l'impasto si taglia in quadretti (e qui era quasi tornato l'incubo dello spatascio) di un paio di cm, in modo da avere le palline tutte delle stessa misura. Genialata!
 
Formo le pallette, le dispongo già sulle teglie cartafornate che riporgo in freezer una mezzoretta.
 

 
Accendo il forno a 180° e intanto estraggo le teglie perchè lo sbalzo termico non sia esagerato. Inforno per 20-22 minuti et voilà: Semisfere perfette!!! Spatascio scongiurato! Sommo gaudio!!!
 
Una volta raffreddate, le ho farcite con cioccolato gianduia sciolto e accoppiate.


 
Il rampollo è rimasto soddisfatto: durante il tempo di indurimento del cioccolato ne sono spariti almeno quattro, per colpa del sangue del mio sangue.
Ed oggi 3 maestre su 3 gli hanno chiesto la ricetta.